Sia lode al dubbio, diceva Bertold Brecht
Vivere in quest’epoca significa prendere atto che l’uomo è sempre più disorientato e solo. I punti di riferimento e gli obiettivi hanno lasciato posto all’incertezza; l’anima, ormai ferita da tempo, è vittima di un’insinuante mal di vivere che l’attanaglia.
Dove andare? Dove cercare? La mente inquieta cerca risposte, perché le risposte creano confini e danno un senso di apparente sicurezza. Ma non la pace…quella, no… forse, l’amore per la conoscenza ci può salvare dal vuoto, un amore che spinge l’uomo a confrontarsi con i dubbi che abitano la sua mente. Come tutti gli amori, ci scuote, ci vivifica, ci rende instabili e vivi, insicuri e desiderosi di agire, completamente perduti e ricercatori imperterriti della via verso la realizzazione. Parlo di dubbio costruttivo, non dell’incertezza figlia di un’indecisione di fondo o dell’incapacità di assumere una posizione. Parlo del dubbio che ci apre alle domande, alla curiosità, alla crescita. Credo che andare incontro al dubbio con l’atteggiamento del ricercatore ci preservi dalla follia, poiché ci costringe all’esercizio del pensiero, della riflessione. Da qualche parte ho letto:
”mi raccomando, regalate dubbi alle persone che amate, le costringerete a pensare.”
E’ il dubbio che alimenta la curiosità e la ricerca di percorsi alternativi.
Il dubbio costringe l’uomo a produrre conoscenza. Il dubbio, diceva Cartesio, genera saggezza.
surya