Qui e ora. Ma basta!!! Una frase ripetuta a pappagallo che ormai non suscita più interesse, né in chi la pronuncia, né in chi l’ascolta. “Vivi il qui e ora”, ti dicono, e noi ascoltiamo il ritornello senza mai sentire la canzone per intero. Certo, qui e domani non suonerebbe molto bene, ma forse ci obbligherebbe a prestare attenzione: “che hai detto? Qui e domani?” Brutta cosa l’abitudine. Quando facciamo delle cose che escono dalla nostra routine quotidiana, siamo costretti a prestare attenzione, mettendo un attimo in standby i nostri automatismi. Poi, possiamo anche respirare in un determinato modo, meditare e quant’altro, ma quello è un allenamento che va tradotto in azione nei nostri gesti quotidiani. Possiamo anche sederci al ristorante e leggere continuamente il menu, ma non potremo raccontare quanto è buona la pastasciutta se avremo mangiato solo l’antipasto. Perché quando viaggiamo stiamo bene? Perché tutto è nuovo e noi prestiamo attenzione. Con questa storia della spiritualità ci siamo un po’ adagiati e, diciamolo pure, abbiamo trovato una buona scusa per non agire, sperando di cambiare la nostra vita sul tappetino o sul cuscino da meditazione. Ma lo yoga e la meditazione sono azioni da svolgere quando mangiamo, quando siamo al lavoro, con gli amici o da soli. L’amore non è in un bacio perugina, l’amore è azione, è gesto quotidiano. E allora sai cosa ti dico? Vivi il qui e domani e assapora il tuo ieri, affinché l’oggi non arrivi mai! Sono certa che ti sarai soffermato un attimo per cercare di capire queste parole senza senso. Ecco…hai avuto un attimo di qui e ora…se no qui ci annoiamo a morte!!!!
surya