L’armonia e la bellezza si esprimono in India con ornamenti che sono fatti, spesso, anche solo di fiori. Nelle grandi cerimonie vengono utilizzati i classici gioielli indiani, in base anche alla casta e alle possibilità economiche, ma nel quotidiano anche le contadine si mettono spesso il Bindi, quel punto fra le sopracciglia, o i fiori tra i capelli oppure, bracciali ed orecchini. Le figure retoriche letterarie, considerate indispensabili nella poesia indiana, vengono denominate Alamkara, che significa appunto adornare, decorare. Secondo la mentalità indiana, senza ornamenti, nulla appare concluso, finito, sufficiente. Celebrano la vita attraverso i colori e adornando il loro corpo. A volte, il loro adornarsi, ha anche dei motivi scaramantici poiché spesso i disegni dei monili hanno lo scopo di attirare fortuna e prosperità.
Questi ornamenti, che ricoprono dalla testa ai piedi la donna, secondo tradizione sono 16, numero che, secondo i testi indù,corrisponde all’età della perfezione femminile, quando la donna raggiunge, appunto, l’apice del suo fascino.
Anche oggi un po’ di bellezza e tradizione
surya