Il principale obiettivo dell’insegnamento del Buddha è il raggiungimento dell’equilibrio in ogni sua forma.
Oltre alle tre situazioni da superare per raggiungere l’Illuminazione, ossia l’attaccamento, l’ira e l’ignoranza, egli ci parlò di otto elementi, otto passi da percorrere per realizzare l’Equilibrio e raggiungere, così, l’Illuminazione.
Queste otto vie sono:
Corretto Vedere
Corretto Pensare
Corretto Parlare
Corretto Agire
Corretto Vivere
Corretto Sforzarsi
Corretta Consapevolezza
Corretto Meditare
Oggi parleremo del Corretto Vedere.
Per saper vedere si intende la capacità di vedere le cose per ciò che veramente sono senza essere condizionati dai propri pensieri, pregiudizi o preconcetti. Non è facile mantenere una visione chiara delle cose, poiché, esse vengono viste attraverso la lente dell’attaccamento, dell’ira e dell’ignoranza, che sono i primi tre gradini da superare per raggiungere l’Illuminazione.
La domanda che il Buddha si pose fu: come mai l’uomo, pur sapendo che questi veleni mentali portano sempre con sé dolore e sofferenza, continua a indulgere in esse? Come mai anche quando egli capisce che queste sono tre cause di sofferenza, ricomincia un attimo dopo ad assecondarle? E’ possibile correggere questa umana fragilità?
Per sviluppare il Corretto Vedere bisogna che impariamo l’arte dell’osservazione, che implica l’essere spettatori e non protagonisti delle situazioni. Spesso siamo convinti di “vedere” in maniera limpida e corretta, eppure, siamo sovente vittime di illusioni ottiche. Immaginate di essere seduti su un treno fermo mentre il treno a fianco sta partendo. Sembra che sia il nostro treno a muoversi, giusto? Di fatto, non è così. Nello stesso modo, seduti sul treno della vita, non ci accorgiamo che nulla si muove se non i nostri pensieri. Attraverso il velo dell’ignoranza, noi diamo nomi e forme e ci identifichiamo con essi. Ma davvero siamo ciò che vediamo e che tocchiamo? E l’amore? E le emozioni? Chi le prova? Di certo, non il corpo, poiché, se così fosse, anche un cadavere potrebbe provare amore. Noi sviluppiamo il corretto vedere attraverso l’indagine che porta alla consapevolezza. A volte nascondiamo le cose al nostro sguardo perché crediamo erroneamente di soffrire. In realtà, la sofferenza deriva proprio dal non vedere, o dal vedere in maniera distorta. Non fa paura ciò che si conosce. Il Buddha ci invita allora alla ricerca della chiara visione.
Nel prossimo articolo, tratteremo il Corretto Pensare