“Non fare orecchie da mercante!”
“Non fare l’indiano”
E da qui si passa a un immaginario collettivo dove i cinesi mangiano solo riso, gli italiani sono tutti mafiosi e gli africani hanno il ritmo nelle vene. Chissà quante volte ci siamo imbattuti in frasi del tipo “gli zingari sono tutti ladri perché fa parte della loro cultura”, “gli Islamici sono tutti terroristi”, “i tedeschi sono tutti freddi” e così via. L’abitudine a stereotipare è una scorciatoia che ci aiuta ad elaborare le informazioni in società molto diverse tra loro. Noi non conosciamo la realtà in quanto tale, conosciamo la rappresentazione che ne facciamo basandoci su delle semplificazioni. I modelli sociali che ci costruiamo ci servono per rafforzare la nostra identità collettiva, in modo positivo se si tratta del nostro gruppo di appartenenza (ad esempio: “noi italiani siamo dei grandi artisti e dei grandi cuochi”) e in modo negativo se si tratta di un gruppo esterno (“si sa che gli inglesi sono sporchi”). Ha dunque una funzione difensiva all’interno di un gruppo. Lo stereotipo, in pratica, è un prodotto simbolico che va a semplificare una realtà troppo complessa e di difficile integrazione e lo fa attraverso un processo di inferenza. Nelle nostre relazioni questo meccanismo si attiva perché abbiamo bisogno di poter prevedere molto velocemente le caratteristiche altrui e capire se l’interazione potrà essere buona per noi oppure no. Tutta la nostra vita relazionale si regge su questo criterio: il nostro sistema di inferenza ci segnala le persone o situazioni che maggiormente posseggono le caratteristiche che a noi interessano. Così come il pregiudizio viene formulato in assenza di una sufficiente conoscenza di un problema, lo stereotipo è una semplificazione grezza della realtà dovuta al fatto che spesso la mente umana non è in grado di comprendere la complessità della vita e le sue le infinite sfumature.
A proposito… “fare orecchie da mercante fa riferimento alla tendenza dei mercanti di ignorare le offerte dei ‘concorrenti’ per modificarle secondo il proprio tornaconto, mentre “non fare l’indiano” risale presumibilmente ai tempi della colonizzazione americana e pare ci si riferisca all’atteggiamento dei nativi d’America che, nell’immaginario popolare, venivano percepiti come indifferenti o non consapevoli di ciò che accadeva intorno a loro”. Buona serata a tutti