Occuparsi della propria salute facendo prevenzione significa aiutare le persone a costruirsi, ad individuarsi, a tenere insieme il corpo, la mente e le relazioni, cioè le tre dimensioni che l’Organizzazione Mondiale della Salute definisce alla base del benessere di ciascuno di noi. Parlare di salute quando fa male una spalla e di mente quando fa male l’autostima non regge più. E’ un bias, un errore cognitivo che non sta più in piedi. La natura dell’uomo è rivelata nelle relazioni inter-personali, dove i nostri contenuti emotivi e le nostre narrazioni possono essere condivise. «All’inizio è la relazione» ci ricorda Martin Buber nella sua filosofia dialogica, ma la relazione è una complicata alchimia di cui pochi hanno in realtà voglia di farsi carico. La relazione ha bisogno di ripetitività, di continuità e gradualità, non ama la fretta e la superficialità, ecco perché oggi è ancora più difficile. Se gettiamo uno sguardo nella nostra vita ci accorgiamo che quello spazio chiede di essere vissuto. Se qualcuno di voi ha visto il film “Cast Away” si ricorderà che Tom Hanks, in seguito a una tragedia aerea, fu l’unico superstite su un ‘isola deserta. La cosa interessante è che il protagonista si trovò davanti al più grande degli abissi, che non è, come si può pensare, la sopravvivenza fisica, poiché in qualche modo si è adattato e si è procurato il cibo, bensì l’isolamento forzato. Per sopravvivere, ha dovuto creare un’effigie a cui ha dato il nome di “Wilson”, una figura immaginaria con cui dialogare per non impazzire. Non, dunque, corpo, mente e spirito, come si dice spesso, ma corpo, mente e relazione. La vera prevenzione è educazione alla psiche e parte dall’inclusione. Un percorso interiore deve occuparsi, di tutte e tre le dimensioni. Nei nostri corsi di formazione yoga diamo un ampio spazio alla filosofia di vita, alla dimensione emotiva e all’essere relazionali, qualità che sono alla base di ogni movimento del corpo e della mente.