Certi miti sono duri a morire. Persino le persone che hanno generalmente un buon senso critico cascano nella rete delle credenze più comuni. Ci sono un sacco di tutorials sullo yoga per vincere l’ansia e la depressione, per eliminare le tossine, per la costipazione, per l’intestino, per rinforzare il sistema immunitario e così via, tutorials che propongono degli esercizi specifici come fossero pillole per un determinato disturbo. Le asana non sono farmaci, inoltre, dubito fortemente che un insegnante yoga conosca così bene il sistema immunitario o i disturbi del fegato, dell’intestino e così via. E’ risaputo, ed è provato anche dalla scienza, che l’esercizio fisico fa bene e che una buona respirazione è importante per il benessere psicofisico, ma ciò che fa bene è l’attività fisica in generale, meglio ancora se accompagnata da uno stato meditativo, non certo una serie di posizioni “vendute” come terapia ad hoc per un disturbo specifico. Puoi agire sulla muscolatura, questo si, puoi aiutare le tue articolazioni, nel senso che se hai rigidità al collo o alle spalle, oppure tensioni alla zona lombare, o vuoi rinforzare gli addominali o i quadricipiti puoi fare degli esercizi specifici. Puoi aumentare la tua flessibilità e il tuo equilibrio, puoi imparare a consapevolizzare le fasce respiratorie e ad osservare i tuoi pensieri. Tutto questo agirà sul corpo e sulla mente e, quindi, sul tuo stato emotivo, aiutandoti anche a gestire meglio lo stress. Non è poco, non trovi?
Per il resto, se pratichi yoga, l’unico schema da rispettare è:
riscaldamento iniziale (non iniziare mai una pratica yoga con il saluto al sole senza aver prima riscaldato il corpo. Si lo so, quella volta in India hai visto un gruppo di yogi iniziare la loro pratica in questo modo, ma ricorda che tu non vivi alle loro temperature, quindi, riscalda prima la muscolatura. Non dimenticare le articolazioni)
pratica (che scegli giornalmente in base alle tue necessità. Puoi scegliere una pratica breve oppure una pratica completa: allungamenti laterali, piegamenti in avanti, indietro, torsioni, forza, equilibrio e rilassamento. Fai attenzione alle posizioni invertite che hanno parecchie controindicazioni. Sempre, se hai dei problemi particolari, rivolgiti a un medico e poi fatti seguire da un buon insegnante per la tua pratica)
raffreddamento finale (dopo una pratica, porta il corpo a rilassarsi gradualmente, in questo modo eviterai incidenti e avrai beneficio dalla tua sessione yoga)
per ultimo, resisti alla tentazione di essere un piccolo chirurgo da tappetino. Non lo sei! Sei un insegnante yoga, e se fai bene il tuo lavoro avrai grandi soddisfazioni!