“L’effetto placebo è un ottimo modello per capire come funziona il cervello umano, poiché ci ha svelato diversi meccanismi sull’interazione fra attività mentale e attività cerebrale. Il solo aspettarsi un miglioramento clinico e l’interazione col proprio terapeuta possono in alcuni casi attivare delle regioni cerebrali che sono le stesse attivate dai farmaci. Anzi, è meglio dire il contrario: sono i farmaci ad attivare gli stessi meccanismi dell’interazione sociale, visto che nel corso dell’evoluzione questa è emersa prima. Il placebo è dunque un fenomeno neurobiologico, cioè qualcosa di attivo che avviene nel cervello del paziente. Non ha nulla a che fare con la remissione spontanea. La fiducia e la speranza hanno senza dubbio un ruolo fondamentale in questo processo, tuttavia, la risposta placebo si può verificare anche in assenza di fiducia verso il proprio medico o verso il trattamento, poiché si possono altresì riscontrare risposte placebo del tutto inconsce nel sistema immunitario e in quello endocrino, attribuibili a condizionamento pavloviano o riflesso condizionato”. Anche questa è materia di studio nel nostro biennio di formazione yoga, avere una conoscenza minima di come funziona il nostro cervello è fondamentale per poter guidare dei gruppi e ci evita molti errori. Studiare Fabrizio Benedetti mi rimette in pace con me stessa, ogni volta.