Kaya Sthairyam, la posizione più importante dello yoga. Kaya significa corpo e Sthairam immobilità. Quando il corpo è immobile, anche la mente riflette questa capacità. E’ da qui che si creano le basi per arrivare a Mouna ( Il silenzio interiore), Dharana (la concentrazione) e Dhyana (la meditazione). Kaya Sthairyam è lo yoga delle origini, dove cercare il silenzio e l’immobilità era il fine ultimo. Senza esibizionismi. Senza parole inutili. Silenzio. Tra le regole etico-morali dello yoga ce n’è una chiamata Bramacharya, che noi conosciamo spesso come astinenza, castità sessuale. Ma la castità non è intesa solo in questo senso, quel che si intende è piuttosto mantenere una mente pura, libera dai veleni mentali quali invidia, gelosia, rabbia e così via. Una mente libera dai veleni mentali è libera anche dalle parole inutili, da tutti i bla bla bla che oggi scorrono in maniera asettica sulle tastiere. Ho imparato lo Yoga qui, a 40 gradi, sotto il sole cocente, anno dopo anno con le contadine dei villaggi, scarne e trasparenti come la luce della luna, mentre, con loro, raccoglievo quel poco che la terra donava, insufficiente per sfamarsi. E’ questo, lo Yoga. Ma ancora si pensa che sia fare sfoggio di sapere e di contorsionismi. Peccato…
Surya