Il cammino verso la libertà è stato lungo e difficile, irto e pieno di ostacoli. Oggi possiamo dire di avere ottenuto la libertà di espressione, non solo a casa nostra ma anche, con i social, nel mondo intero. Tuttavia, non possiamo dire di essere liberi fino a quando non siamo disposti a rendere libero l’altro, fino a quando lottiamo per avere ragione cercando di manipolare il nostro simile e fino a quando, con tutta la nostra voce, cercheremo di convincere l’altro che la nostra strada è quella giusta, pretendendo di possedere una verità assoluta. Dov’è la libertà se io stesso sono incatenato alle mie stesse convinzioni? Come può un prigioniero stabilire cos’è la libertà e, soprattutto, come può un prigioniero rendere libero un altro se non sa rendere libero se stesso? C’è una citazione di Evelyn Beatrice Hall, saggista conosciuta con lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre, (citazione che è stata attribuita erroneamente a Voltaire) che incarna perfettamente il concetto di libertà: «Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo». La penso diversamente da te. La mia idea, poiché l’ho scelta, è ritenuta da me la migliore. Ciononostante, difenderò a denti stretti la tua scelta…perché è la tua, perché fa di te ciò che sei, così come la mia idea fa di me ciò che sono io oggi. Non ho libertà di espressione fino a quando anche tu non avrai la stessa libertà. Non ho libertà di idee finché non sarò disposta a lasciarti la stessa libertà… è davvero difficile la consapevolezza. La maggior parte di noi dice che non esistono verità assolute e che bisogna rispettare il parere altrui, per poi passare il tempo a convincere l’altro dei propri errori.
Grazie di cuore a tutti per aver partecipato a questa serata meditativa
surya