Ognuno desidera stare bene e vivere la vita il più serenamente possibile. Tra le discipline orientali, sono molte le tecniche e i percorsi che ci vengono offerti. Come scegliere il nostro? La scelta di una disciplina è una questione strettamente personale, così come ogni scelta di vita, poiché ognuno si sente appagato in maniera diversa. L’Oriente ci ha lasciato in eredità le Quattro Vie dello Yoga, poiché ognuno ha un’attitudine mentale diversa; chi è più devozionale, chi è più dinamico, chi razionale e scientifico e chi, infine, ha una mente filosofica e indagatrice. Oggi voglio dedicare questo breve scritto a quelle persone che non amano sedersi in contemplazione, a gambe incrociate, ma che sono sempre in attività, in movimento, e che vorrebbero imparare a meditare. Al di là delle varie attività di volontariato che si possono svolgere, ci sono molte meditazioni dinamiche, dalla meditazione camminata, a quella danzata, o, semplicemente, la meditazione che sorge spontanea mentre svolgiamo un’attività che amiamo. E’ lì che la mente lascia andare i pensieri “di troppo” per immergersi con tutti i sensi in ciò che ci appassiona, placando tutta quell’attività mentale frenetica che ci toglie energia. Quando parlo di attività, includo anche quelle lavorative, purché siano dei lavori che ci “appartengono”, che amiamo svolgere. Tra le attività creative e ricreative, invece, ci si può sbizzarrire. Tutto può diventare meditazione, anche una corsa al parco, se siamo presenti alla nostra corsa. La bella notizia è che anche danzare, gioire, celebrare la vita, può diventare una bellissima forma di meditazione. Fin dall’antichità, la danza ha un profondo risvolto spirituale. In molte culture, essa è l’accesso al divino, ai piani superiori. Danzando, corpo, mente ed emozioni si allineano portandoci a uno stato di non mente, ossia, uno stato meditativo. E’ la connessione tra terra e cielo, tra radici e ali, tra il bisogno di sicurezza e la necessità di spiccare il volo. Il corpo che si scuote si libera di tutti gli eccessi, rabbia, tensioni, preoccupazioni, ma va anche a “riempire” le carenze, portando nuova energia laddove c’erano apatia e stanchezza. Il cervello si ossigena e riceve nuovi stimoli. La vibrazione sonora ci permea entrando in risonanza con la nostra vibrazione interiore. Ti piace ballare? Se si, hai trovato la tua meditazione. Altrimenti, fai di una tua passione la tua danza meditativa. La cucina, il canto, le camminate in montagna o altro. Essere spirituale significa vivere l’amore che ti permea e tradurlo in azione. Fallo e avrai fatto di te la più bella delle meditazioni
surya