Molte persone mi fanno questa domanda: “cosa significa mindfulness?” “molte persone la praticano, ma è diversa dalla meditazione?”
Mindfulness “è” meditazione! Significa “consapevolezza”, “presenza mentale” ed è la traduzione di un termine antico in lingua pali, “sati”, che significa, appunto, presenza, consapevolezza, attenzione. Non è una nuova tecnica, ma una tecnica di meditazione di stampo orientale basata sulla consapevolezza del respiro, antica come il mondo. Il Buddha ne insegnò i concetti fondamentali circa 2.500 anni fa. Si parte, all’inizio, dall’attenzione al respiro per arrivare, lentamente, alla consapevolezza dei pensieri, delle emozioni e di tutto ciò che ci circonda. E’ nata per insegnarci a vivere pienamente il momento perché una mente “presente” è una mente calma, tranquilla ed ha una maggiore gestione dello stress e delle difficoltà quotidiane che tutti noi incontriamo. E’ una vera e propria palestra per la mente che ci aiuta a sospendere il giudizio e a rendere la mente più flessibile. Priva di una componente religiosa, se praticata con costanza, ci rende più vigili e lucidi e questo ci aiuta a rispondere alla vita in maniera diversa, non più con reazioni impulsive e automatismi bensì con maggiore lucidità e serenità d’animo. Nello yoga, la mindfulness viene costantemente usata mediante il body-scan, ossia la scansione del proprio corpo col pensiero, con l’attenzione al respiro, al proprio corpo e alle sensazioni fisiche e mentali. Lo yoga nidra, le meditazioni visualizzate, le meditazioni camminate, l’Hata Yoga, sono tutte tecniche di mindfulness.
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