Yoga e Chakra
Come lo Yoga può riequilibrare i nostri punti di energia
Secondo la tradizione yogica, l’energia vitale fondamentale, o Prana, viaggia dentro di noi attraverso una serie di canali chiamati “nadi”. Le nadi hanno diverse forme e dimensioni, dalle più grandi e importanti, come Sushumna, che passa dall’asse cerebrospinale, partendo dalla base inferiore del tronco fino all’estremità della testa, fino alle vie minori e più sottili, che distribuiscono prana a tutte le cellule del corpo. I chakra (in sanscrito “ruota”- “vortice”) sono luoghi dove molte nadi si incontrano e dove l’energia si concentra. Possiamo considerarli come delle sacche, lungo il canale centrale, che immagazzinano l’energia che si muove verso l’alto o verso il basso. Immaginiamoli come delle piccole “stanze”, nel “tempio “del nostro corpo, che ricevono, assimilano e trasmettono l’energia della forza vitale. Tutto questo naturalmente è simbolico. Se sezionassimo il nostro corpo, non troveremo mai, a livello fisico, queste stanze, questi luoghi. Ma quando l’energia sottile si muove all’interno dei nostri chakra, ci lascia una sensazione di ampiezza, ci lascia spazio per entrare nel profondo del nostro essere interiore. Inoltre i chakra sono delle “porte”, dei punti di connessione tra il mondo interiore e quello esteriore, tra il corpo e la mente, che agiscono come elementi di resistenza o condensazione del flusso di energia. Come portali, essi filtrano o distillano l’energia che proviene dall’esterno, così come limitano o potenziano quella dall’interno. Essendo i cancelli attraverso i quali avviene questo scambio tra interno ed esterno, è necessario e fondamentale prendersene cura. Lo scopo dello yoga basato sui chakra è di scoprire le “chiavi” per aprire ognuna delle stanze del nostro tempio interiore. Il corpo è il veicolo che usiamo per raggiungere questi spazi. Lo yoga fornisce la via, il sistema dei chakra è la mappa. Ogni chakra deve essere in grado di ricevere dall’esterno, di assimilarla nel complesso corpo-mente, e di esprimerla, o scaricarla. Questo vuol dire che ogni chakra ha una sorta di via di accesso da cui l’energia entra ed esce dalle stanze, e un asse centrale dove l’energia viene assimilata e distribuita a tutto il corpo. Il sistema dei chakra ci fornisce, inoltre, una mappa dei livelli dell’essere sul piano interno ed esterno, attraverso gli elementi originali che sono associati ad ognuno di essi :
terra, acqua, fuoco, aria, suono, luce, e coscienza. Questi elementi esistono dentro di noi attraverso gli elementi solidi, liquidi, gassosi, del nostro corpo, e tutto intorno a noi attraverso le manifestazioni di questi elementi nel mondo: la terra su cui camminiamo, l’aria che respiriamo, la luce che vediamo con i nostri occhi. In questo modo i chakra sono portali tra il mondo esterno e quello interno, portali attraverso i quali abbiamo accesso a questi elementi e li riequilibriamo. Affinché un chakra sia in equilibrio deve essere in grado di svolgere tutte le sue funzioni ( ricevere, assimilare ed esprimere) in maniera appropriata. Ricevere più energia di quanta ne possiamo assimilare, o liberarne più di quanta ne immettiamo, provoca uno squilibrio. Un chakra sbilanciato influenza gli altri chakra e il resto del sistema energetico. Lo yoga è una pratica che va a ripulire le nadi per una buona distribuzione dell’energia vitale. Il prana porta vitalità e salute al corpo. Man mano che le nadi vengono ripulite, attraverso le asana, il pranayama, la meditazione, i chakra vengono ripuliti ed energizzati, iniziano a splendere come gioielli lucidati, che emanano luce dall’interno. E noi riusciamo a sperimentare un maggiore senso di spazio nel nostro corpo e maggiore accesso al nostro tempio interiore. I chakra sono molteplici, sparsi nel nostro corpo. Ma i più importanti sono 7 ( 6), e sono dislocati lungo la nostra colonna vertebrale, cioè lungo il canale centrale, partendo dalla base fino alla sommità della testa. In questo ordine sono : 1 Muladhara, 2 Svadhistana, 3 Manipura 4 Anahata , 5 Vishudda, 6 Ajna, 7 Sahasrara. Ora vediamo le caratteristiche di ognuno e alcune asana che possono essere praticate per riequilibrali.
Muladhara
Chakra della radice. Situato tra ano e genitali , correlato all’elemento TERRA e ai nostri bisogni primari: affermazione, sopravvivenza, fiducia. Colore: ROSSO. Legato al senso dell’olfatto. Corrispondenza verbale: IO HO. Bija mantra: LAM. Pietra: rubino, corallo rosso, onice nera. Nota musicale:DO. Animali: toro, elefante, bue. Pianeta: Mercurio. Organi corrispondenti: ginocchia, piedi, ossa, intestino crasso. Raffigurazione: 4 petali rossi con al centro un quadrato giallo inscritto in un cerchio e la sillaba Lam. Obiettivo di questo chakra è di creare stabilità, salute di base, fermezza , solidità. Il suo demone: la PAURA. Caratteristiche di eccesso di energia: pesante, apatico, ottuso, in sovrappeso. Quando è carente: sottopeso, confuso, pauroso, incostante. Quando è in equilibrio: stabilità, armonia fisica. Tra le asana che possono essere praticate per portare beneficio vi sono: TADASANA (posizione della montagna) aiuta a radicarsi e restare nel qui ed ora. VRKASANA (posizione dell’albero) aiuta a radicarsi, consolida radicamento e senso di indipendenza. JANU SIRSASANA (piegamento in avanti con testa al ginocchio) porta la radice nella parte posteriore delle gambe, ottima posizione per lasciare andare e affidarsi al suolo.
Svadhistana
Chakra sacrale, collocato nell’addome inferiore, quattro dita sotto l’ombelico. Associato all’elemento ACQUA. Correlato alla creatività, sia in senso fisico, mentale e spirituale, alla sessualità e alle emozioni. Colore: ARANCIONE. Legato alla riproduzione. Governa il senso del gusto. Corrispondenza verbale IO SENTO. Bija mantra: VAM. Nota musicale: RE. Animali: coccodrillo, pesce e animali marini. Pietra: ambra, corallo, corniola, topazio. Pianeta: LUNA. Organi correlati: coccige, ossa, gambe, piedi, anche, organi sessuali. Collegato al piacere ci conduce verso di esso, ci aiuta a rendere la nostra vita piacevole ed appagante. Chakra della sessualità, collegato alla fluidità e movimento. Legato tradizionalmente alla dimensione dell’inconscio, all’acqua e alla sfera sessuale, è considerato come la “dimora” dalla quale le persone si esprimono nel mondo. L’acqua rappresenta bene le qualità di questo chakra: fluidità, liquidità, capacità di adattamento. Simbolo: loto a sei petali color arancio, al centro una luna crescente e un fiore di loto. Il suo demone: SENSO DI COLPA. Caratteristiche di eccesso di energia: mancanza di controllo emotivo, tendente alla dipendenza. Quando è carente: rigido, privo di gioia, insensibile. Quando è in equilibrio: stato di pienezza contenuta, movimenti aggraziati. Tra le asana che possono portare beneficio a questo chakra ci sono: SUPTA BADDHA KONASANA (posizione distesa della farfalla) accresce il prana del bacino, favorisce salute sistema riproduttivo. ANANDA BALASANA (posizione del bambino felice) permette di essere bambini che giocano, allevia dolori mestruali, posizione in preparazione al parto. UPAVISTHA KONASANA (piegamento avanti gambe divaricate) contrasta la contrattura in caso di carenza, allunga interno cosce, massaggia organi inferiori.
Manipura
Chakra del plesso solare. In sanscrito: “città del gioiello splendente”. Associato all’elemento FUOCO. Forza e capacità di trasformare la materia in energia. Sede dell’ego. Realizzazione dei propri desideri, volontà. Simbolo: loto a dieci petali all’interno un triangolo rivolto in basso, alla base c’è un ariete. Colore: GIALLO: Bija mantra: RAM. Corrispondenza verbale: IO VOGLIO. Nota musicale: MI. Animali: ariete. Pianeta. MARTE. Governa il senso della vista. Pietra: ambra, topazio, occhio di tigre. Organi correlati: Apparato digerente, fegato, stomaco. Questo chakra possiede l’energia capace di determinare il cambiamento e la crescita. Energia del fuoco, trasformazione e volontà. Paragonato all’energia del sole, emana e distribuisce energia pranica a tutto il corpo. Il suo demone: VERGOGNA. Caratteristiche nell’eccesso: dispotico, dominante, ansioso. Caratteristiche in carenza: debole, privo di autostima, stanco. Quando è in equilibrio: padronanza. Tra le asana che possono portare beneficio ci sono: ADHO MUKHA SVANASANA (cane a faccia in giù) sviluppa la forza del canale centrale, energizza il corpo, migliora la digestione. VIRABHADRASANA I, II (posizione del guerriero) genera energia e capacità di focalizzare, rafforza la volontà, sviluppa concentrazione. ARDHA MATSYENDRASANA (posizione del signore dei pesci) purifica e rigenera organi digestivi, rinfresca e rilassa il terzo chakra.
Anahata
Chakra del cuore. Situato nel plesso cardiaco. Associato all’elemento ARIA. Significa “non colpito”, per la sua relazione con il cuore che pulsa pur non essendo percosso. E’il chakra dell’amore incondizionato , dell’empatia,della compassione. Rappresenta il passaggio tra l’io e il noi. Colore: VERDE. Simbolo: loto a dodici petali con all’interno stella a sei punte. Bija mantra: YAM. Nota: FA. Corrispondenza verbale: IO AMO. Animali. Antilope. Governa il senso del tatto. Pietra: quarzo rosa. Pianeta: VENERE. Organi del corpo correlati: polmoni, cuore, braccia, mani, sistema circolatorio e respiratorio. E’ il chakra che collega la dimensione fisica a quella spirituale. Converte l’energia sottile dei centri superiori per manifestarsi nei chakra inferiori. E’ un centro molto delicato perché collegato direttamente con la parte del cervello responsabile delle scienze creative e delle arti sublimi. Fino a Manipura c’è l’attaccamento, da Anahata si comincia ad avere padronanza su alcune situazioni della vita, si ha più consapevolezza. Il suo demone: DOLORE. Caratteristiche in eccesso di energia: bisognoso di affetto, dipendente, narcisistico. In carenza: timido, solitario, rancoroso, isolato. In equilibrio: radioso, pieno di gioia, generoso. Tra le asana che possono portare beneficio ci sono: MAKARASANA (posizione del coccodrillo) riposa il cuore, rilassa, ammorbidisce. BHUJANGASANA (posizione del cobra) apre il cuore, sgombra la mente, crea radicamento al bacino (quindi anche 1° chakra), stimola il sistema circolatorio. GOMUKHASANA (posizione del muso di vacca) favorisce una respirazione più profonda, ammorbidisce la zona del cuore.
Vishudda
Chakra della gola. Situato nel plesso tiroideo. Associato all’elemento ETERE. Rappresentato con un loto a sedici petali con al centro un triangolo. Al centro del triangolo un cerchio bianco con la sillaba Ham e un elefante bianco. Chakra della purezza, della comunicazione, espressione verbale e non. Chakra degli artisti, per la loro capacità di espressione. Bija mantra: HAM. Corrispondenza verbale: IO PARLO. La nota: SOL. Gli animali: elefante, colibrì. Governa il senso dell’udito. Pietra. Acquamarina, zaffiro, turchese. Colore: Blu chiaro. Organi correlati: polmoni, tiroide, corde vocali, collo, spalle, respirazione, sistema immunitario. Quando questo chakra è in armonia riusciamo ad esprimerci con franchezza e senza timore del giudizio. Un quinto chakra armonioso porta all’apprezzamento e alla pratica del silenzio, interire ed esteriore. Tacendo si impara ad ascoltare di più. Il suo demone: MENZOGNA. Caratteristiche in eccesso di energia: rumoroso, chiacchierone, incapace di ascoltare. In carenza: timido, quieto, con voce soffocata. Quando è in equilibrio: sincero, coerente. Tra le asana che possono portare beneficio: SETU BANDHASANA (posizione del ponte) stimola la tiroidee gli organi addominali, stimola il sistema nervoso. HALASANA (posizione dell’aratro) stimola la ghiandola tiroidea, distende e rafforza spalle e collo. SARVANGASANA (posizione della candela) porta sangue e prana alla parte superiore del corpo, stimola le ghiandole del 5° chakra, utile in caso di leggera depressione.
Ajna
Il terzo occhio. Situato in corrispondenza della ghiandola pineale. Legato all’elemento LUCE. Significa “centro di comando”. E’ il punto di incontro di tre grandi canali energetici: Ida, Pingala, Sushumna. Colore: INDACO. La coscienza individuale è costituita in gran parte dall’ego, a causa del quale avvertiamo la separazione tra noi e il mondo esterno, la dualità dell’esperienza. Non si può raggiungere Samadhi finché l’esperienza è dualistica. In Ajna l’esperienza della fusione è possibile. Simbolo: un loto con due grandi petali su cui stanno le sillabe Ham e Ksham (io sono, perdono), al centro un cerchio con il mantra Om. Bija mantra: OM. Corrispondenza verbale: IO VEDO. Nota musicale: LA. Animali: antilope nera. Governa il senso dell’intuizione. Pietra: quarzo ametista, azzurrite, perla, zaffiro. Pianeta: GIOVE. Organi del corpo: parte inferiore del cervello, sistema nervoso, olfatto, occhi, orecchie, cervelletto. Questo chakra è la soglia dove si entra nella dimensione astrale della coscienza. E’ più attivo nelle donne che negli uomini perché sono più recettive ed intuitive. E’la sede di alcune strutture sottili da cui è costituita la mente: intelletto, senso dell’io, fabbrica dei pensieri. Il suo demone: ILLUSIONE. Caratteristiche in eccesso: delirante, difficoltà di concentrazione. In carenza: scarsa memoria e visione limitata, incapace di accettare la realtà. Quando è in equilibrio: chiarezza, visione, saggezza. Tra le asana che possono portate beneficio troviamo: GARUDASANA (posizione dell’aquila) detossifica, sviluppa focalizzazione del terzo occhio, equilibrio e concentrazione. Aumenta la chiarezza. VIRABHADRASANA 3 (posizione del guerriero III) rafforza il centro interire, favorisce la concentrazione, focalizza l’attenzione.
Sahasrara
Chakra della “corona”. Loto dai mille petali, nel senso di infinito numero di petali. Contrariamente a quello che si pensa non è un chakra, perché non esistono polarità, ma solo l’unità primaria. Rappresenta il silenzio, la quiete, l’assoluto, senza tempo e senza spazio. E’ la realizzazione. Situato al centro della corona, nel plesso pituitario. Il suo elemento è il PENSIERO. Simbolo: loto dai mille petali. Colore: VIOLA. Bija mantra: SO HAM. Corrispondenza verbale: IO SO. Nota musicale: SI. Pietre: ametista, diamante. Organi correlati: emisfero destro e sinistro, sistema nervoso centrale, corteccia cerebrale. Pianeta: NETTUNO. Non ha un animale rappresentativo. E’ la quiete perenne della totalità. E’ Dio. Non è paragonabile a nient’altro. E’ al di là di qualsiasi cosa e allo stesso tempo è qui presente. La corona simboleggia l’espansione all’infinito della consapevolezza. La potenza dei chakra non risiede nei chakra stessi, ma Sahasrara. I chakra sono come degli interruttori. Più Sahasrara si apre, più diventa intima la nostra connessione con la consapevolezza divina dell’unità tra tutte le cose, e noi percepiamo come la materia sia un’ illusione, un frammento della nostra mente. Il demone: ATTACCAMENTO. Caratteristiche in eccesso: eccessivo intellettualismo, dipendente sul piano spirituale, dissociato dal corpo. In carenza: materialistico, disconnesso, depresso, cinico. Quando è in equilibrio: realizzazione, grazia, beatitudine. Tra le asana per portare beneficio a questo chakra troviamo : NATARAJASANA (posizione del signore della danza) rafforza il nucleo, sviluppa equilibrio e concentrazione, favorisce la chiarezza mentale. SAVASANA (posizione del cadavere) aiuta a rilassarsi, a lasciare andare la mente. MEDITAZIONE aiuta a librare la mente, al riposo.
Fondamentalmente lo yoga e il lavoro sui chakra sono fatti per metterci più in contatto con noi stessi. Ovviamente non c’è una formula precisa su questo lavoro, poiché non siamo tutti uguali. E’ dall’interno del nostro tempio che arrivano le risposte. Il sistema dei chakra è un arcobaleno, ponte che riconnette cielo e terra tramite il centro dei nostri se’ e riconnette noi stessi allo splendido mondo che abbiamo ereditato. Abbiamo bisogno di una buona mappa che ci guidi lungo questa strada, che ci porti , attraverso questo rito di passaggio, dalla nostra adolescenza planetari all’età adulta. Il sistema dei chakra è questa mappa. Esso è tutto ciò che siamo, e tutto ciò che è ed è sempre stato. Ci mostra come l’interno e l’esterno sono intimamente connessi, in realtà mai separati. Ci guida verso la realizzazione divina mentre rivendica il nostro diritto al piacere, alla forza, alla creatività e all’amore. Contiene le chiavi per il nostro risveglio. Possiamo usare queste chiavi per il nostro risveglio, e di tutti quelli che incontreremo nel nostro cammino, per ritrovare la connessione tra cielo e terra, oramai perduta da tempo, e iniziare a creare il cielo proprio qui, sulla terra.
Laura Grosso
Testi consultati: ”Yoga e Chakra”- Anodea Judith
Dispense e appunti del corso di yoga.