Introduzione: Storia dello Yoga
Benefici dello Yoga
Disabilità e Demenze
Progetto Yoga
Benefici Yoga per questa tipologia di persone
Lo Yoga è per tutti?
Conclusioni
Storia dello Yoga – la leggenda
La leggenda narra che un giorno il dio Shiva decise di insegnare tutti i segreti dello yoga alla sua sposa Parvati. Vicino a loro però, c’èra un piccolo pesce che, senza farsi notare, ascoltò attentamente tutte le sue sagge parole. Quando i due dei si accorsero della presenza del piccolo intruso era troppo tardi e il piccolo animale si era già dileguato, portando con sé tutto quello che aveva appreso. Il pesciolino nuotò lontano sperimentando su di sé gli insegnamenti sacri che aveva acquisito. Con il passare del tempo passò attraverso le tappe del percorso evolutivo dello yoga e alla fine si trasformò in un uomo. E così nacque il primo yogi della storia e grazie ad esso la scienza dello yoga fu conosciuta dall’essere umano.
Le origini dello yoga
La maggior parte degli studiosi concordano che le prime testimonianze dello yoga risalgono al 5000 A.C. in India, in quanto sono state ritrovate raffigurazioni di alcune posizioni su monete, tavolette e sigilli appartenenti a quel periodo. A quel tempo tutti gli insegnamenti erano tramandati esclusivamente in modo orale da maestro a discepolo fino a che non si riscontrarono i primi cenni di questa parola su opere scritte. A quei tempi lo yoga era intesa come un insieme di tecniche meditative con il fine di raggiungere la realtà ultima e di controllare i sensi.
I primi testi sullo yoga
Le prime prove scritte possono essere trovate nelle scritture vediche, precisamente gli Upanisad, i quali sono poemi filosofici e mistici, scritti in sanscrito, che esplorano la natura dell’anima umana.
È su questi antichissimi testi, risalente al 3000 A.C., che possiamo trovare i primi insegnamenti sullo yoga. Anche nella Bhagavad Gita troviamo spesso la parola yoga, intesa soprattutto come una condotta di vita che guida verso la liberazione.
Gli Yoga Sutras, la “bibbia” dello yoga
E’ con questa opera, scritta intorno al 500 A.C da Patanjali che, per la prima volta nella storia dello yoga, tutta la conoscenza di quel tempo viene messa per iscritto. Questo è riconosciuto come testo fondamentale da tutte le differenti scuole. E’ un testo che qualsiasi praticante di yoga dovrebbe leggere e tenere a mente. I sutras possono essere divisi in 4 sezioni detti pada:
- Samādhi Pāda: “la congiunzione” dove viene illustrata la via dello yoga come mezzo per il raggiungimento del samadi, lo stato di beatitudine nel quale si ha una diversa consapevolezza delle cose e si raggiunge la liberazione.
- Sādhana Pāda: “la realizzazione” dove vengono spiegati gli otto petali che compongono il sentiero dello yoga.
Essi sono:- Le regole morali (yama)
- Le osservanze (niyama)
- le posizioni (āsana)
- Il controllo del respiro (prāṇāyāma)
- Il ritirare i sensi verso la loro origine (pratyāhāra)
- La concentrazione (dhāraṇā)
- La meditazione (dhyāna)
- L’assorbimento della coscienza nel sé (samādhi).
- Vibhūti Pāda: i “poteri”, in questa sezione Patanjali parla delle ultime fasi del percorso yogico e di questi “poteri“ che vengono raggiunti mediante una corretta pratica.
- Kaivalya Pāda: la “separazione” tra spirito e materia che è quella che viene ottenuta tramite il raggiungimento del samadi.
Da questo periodo in poi la storia dello yoga cambia e tutto il sapere viene tramandato grazie a questo libro, oltre che ovviamente sempre da maestro a discepolo, il quale è diventato la base per tutti coloro interessati ad intraprendere questo cammino.
Lo yoga moderno
Per tutto questo tempo la pratica yogica è stata incentrata principalmente sulla meditazione o comunque posizioni statiche per meditare, soprattutto variazioni della posizione del loto. Ma come ha fatto a diventare la pratica che tutti noi conosciamo oggi con gli innumerevoli asana? Questo merito va a tre indiani che vissero agli inizi del XX secolo e che si focalizzarono sugli aspetti fisici dello yoga e non soltanto sulla meditazione.
- Swami Kuvalayananda che si concentrò soprattutto sugli infiniti benefici che questa disciplina può portare alla salute.
- Swami Sivananda e Krishnamacharya che invece si concentrarono a sviluppare un ampio e vario sistema di asana e tecniche di pranayama.
Sono stati proprio loro che hanno dato il via a quel tipo di pratica, soprattutto fisica, che si è enormemente diffusa negli ultimi anni in occidente. In particolare Krishnamacharya (nella foto accanto), definito anche “il padre dello yoga”, ha istruito tre discepoli che si sono particolarmente distinti e hanno influenzato la diffusione dello yoga negli ultimi anni: Pattabhi Jois che ha dato vita all’ Ashtanga Yoga, Indra Devi che si è guadagnata il nome di “First Lady dello yoga” e B.K.S. Iyengar che ha creato uno stile caratterizzato da una particolare attenzione agli allineamenti e dall’uso di sostegni, appunto chiamato Iyengar Yoga. Grazie a questi Guru e molti altri insegnanti che si sono formati negli ultimi anni, lo yoga ha avuto una diffusione senza precedenti e attualmente ci sono milioni di praticanti in tutto il mondo, e il numero continua ad aumentare incredibilmente. Lo yoga si è diffuso talmente tanto che sono stai sviluppati numerosissimi stili molto differenti l’uno dall’altro. Alcuni sono più statici, altri più dinamici ed altre pratiche sono completamente diverse dallo yoga tradizionale.
Benefici della pratica yoga:
1- Rende più felici
Una pratica costante dello yoga e, soprattutto della respirazione yogica (pranayama), sono un toccasana per combattere i sintomi di ansia e depressione lieve. Una delle ultime conferme è arrivata dai risultati di una recente ricerca condotta presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, pubblicata sul Journal of Clinical Psychiatry, che ha dimostrato appunto come le tecniche di respirazione controllata rappresentino una valida alternativa alla terapia farmacologica in quanto aumentano il livello di serotonina, riducendo allo stesso tempo il livello di ormoni dello stress.
2- Aiuta a combattere l’osteoporosi
Lo yoga, se praticato regolarmente, è una buona terapia contro l’osteoporosi. Tra i più convinti sostenitori Loren M. Fishman, ricercatore della Columbia University di New York, che per anni ha raccolto dati a supporto della sua teoria in base alla quale la disciplina aumenterebbe la massa ossea. Effetti dimostrati, secondo lo studioso, si avrebbero anche solo praticando per 12 minuti al giorno alcune “asana” (posizioni) specifiche tra cui il “la posizione del triangolo” (sotto).
3 – Aumenta la flessibilità e del tono muscolare
Il miglioramento della flessibilità e della postura sono tra i primi e più evidenti effetti benefici di chi si avvicina allo yoga. Ma non solo. Il suo esercizio regolare favorisce un aumento della massa muscolare che, a sua volta riduce il mal di schiena, oggi sempre più diffuso per via di uno stile di vita sedentario o di posizioni sbagliate (smartphone, computer).
4 – Fa bene al cuore
Le sessioni di yoga, e in particolare gli esercizi di respirazione, sembrerebbero agire sul sistema nervoso simpatico diminuendone l’attività. In questo modo – hanno messo in evidenza alcune ricerche – si abbasserebbe il rilascio di adrenalina, ormone che porterebbe il cuore a battere in modo irregolare.
5 – Rafforza equilibrio e stabilità
La ripetizione degli asana di base dello Yoga, e in particolare la pratica del metodo Iyengar, noto per la particolare enfasi sull’allineamento del corpo, aumenta l’equilibrio e la stabilità. Un aiuto secondo una ricerca della Temple University, soprattutto per le persone più anziane in quanto riduce il rischio di caduta soprattutto per le donne sopra i 65 anni.
6 – Ottimizza le funzioni celebrali
Una sessione di 20 minuti al giorno di Hatha Yoga migliora le funzioni cognitive, la capacità di concentrarsi e allo stesso tempo aumenta la memoria. Più di quanto possa fare un allenamento aerobico di durata analoga, ha dimostrato uno studio condotto dall’Università dell’Illinois.
7 – Stabilizza livello di zuccheri nelle persone con diabete
Aggiungere lo yoga a una regime alimentare a basso contenuto di zuccheri, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care aiuta a stabilizzare il livello di zuccheri nel sangue, contrastando il diabete di tipo 2.
8 – Aumenta la capacità polmonare
Secondo uno studio condotto dalla Ball State University, bastano sole 15 settimane di Hata Yoga per aumentare in maniera rilevante la capacità polmonare, in pratica la quantità massima di aria che riusciamo a espirare dopo aver fatto un respiro profondo.
9 – Migliora la vita sessuale
Lo yoga migliora il rapporto con il proprio corpo, migliorando anche quello con gli altri. Diverse le ricerche, tra cui una condotta dall’Università di Harvard pubblicata sul Journal of Sexual Medicine, hanno dimostrato come lo yoga aumenti il desiderio, e in generale, migliori la sessualità sia per gli uomini che per le donne.
10 – Rafforza il sistema immunitario
Diversi studi hanno messo in evidenza la correlazione tra pratica dello yoga e produzione di anticorpi. Un ottimo scudo, dunque, contro i malanni di stagione (raffreddori, influenze), ma anche contro malattie ben più serie.
Disabilità
La disabilità (o handicap) è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.
Disabilità:
- Fisiche (sensoriali e motorie)
- Cognitive (demenze, ritardi cognitivi, disturbi psichiatrici gravi)
Demenza
- Decadimento importante delle funzioni cognitive che pregiudicano le capacità di relazione, la vita sociale e lavorativa;
- Perdita progressiva di memoria, di linguaggio, di coordinamento dei movimenti;
- Non stima i pericoli;
- Tipologie
- Alzheimer evoluzione lenta e progressiva (60% delle demenze)
- Mid: dovuta a una forma multinfartuale cerebrale disturbo vascolare con decorso a bruschi peggioramenti.
3. Frontali
- Alzheimer
- L’esordio della sintomatologia è in genere lento ed insidioso, un decorso involutivo e progressivo,
- Peggioramento fino a un totale decadimento cognitivo e delle condizioni generali nel giro di un quinquennio, con tuttavia una grande variabilità individuale (10 anni e più).
- Maggiore frequenza in soggetti di sesso femminile, una sopravvivenza da 3 ai 15 anni.
- MID
- l’esordio è solitamente brusco;
- il decorso fluttuante e non uniforme;
- maggiore frequenza in soggetti di sesso maschile;
- una parziale coscienza di malattia più a lungo conservata; labilità emotiva fino al repentino passaggio dal pianto al riso senza motivi apparenti;
- sono più frequenti stati confusionali notturni;
- sono più frequenti sintomi depressivi;
- esordio più subdolo: caratterizzato da preoccupazioni ipocondriache, disturbi somatici vaghi, astenia, cefalea, vertigini, facilità alla tristezza e all’irritabilità e solo sfumati disturbi della memoria.
- Una sopravvivenza di sei anni circa dall’esordio.
- Fronto-temporali
- l’esordio solitamente intorno a 50-60 anni
- si segnala all’esordio con cambiamenti di personalità improvvisi e stranezze comportamentali-motorie
- deficit cognitivo e motorio crescente
- sopravvivenza media è di circa 7-8 anni
- spiccata familiarità
Da qualche mese ho iniziato questo progetto in un Centro diurno disabili, avevo anche fatto un laboratorio Yoga con persone anziane affette da demenza in un Centro diurno anziani, è stato gradito dagli ospiti del CDA, abbiamo praticato sulla sedia, e anche il più agitato era riuscito a gestire meglio la sua ansia, e riuscivano a mantenere la concentrazione e la memoria negli esercizi, cosa molto difficile per loro, lo yoga mi ha fatto stare bene in un momento molto difficile della mia vita, stavo affrontando più perdite in un momento solo, e praticando mi ha calmato, stavo lavorando in un centro diurno disabili e un giorno un utente ha avuto una forte crisi d’ansia, gli ho fatto fare semplici esercizi di respirazione e rilassamento, ha funzionato, cosi mi sono detta perché non diventare insegnante per queste persone? Perché lo Yoga è per tutti, è unione di corpo, mente, spirito, da quello che ho imparato non è essere bravissimi a fare le asana più complicate, certo con una pratica costante il corpo diventa più flessibile, e quella è una conseguenza, ma è il sapersi ascoltare, il saper rispettare sé stessi. Il progetto sta funzionando bene anche se a volte è faticoso, ma la soddisfazione che ti da ripaga di tutti gli sforzi.
Progetto attività yoga
Area intervento
Descrizione intervento e ambito di riferimento
L’intervento del progetto è rivolto alle persone che risiedono nel quartiere. Yoga significa unione, unione corpo mente e spirito, lo yoga è adatto a tutti perché non è la flessibilità esagerata del corpo, ma uno strumento per conoscere sé stessi, tra i benefici aiuta a migliorare l’autostima e a gestire l’ansia attraverso esercizi di respirazione.
PROGETTO
Il progetto si pone l’obiettivo di mantenere un buon tono dell’umore, migliorare la consapevolezza respiratoria, e di conseguenza di migliorare le proprie emozioni, migliorare le capacità motorie, migliorare le rigidità, creare un senso di appartenenza ad un gruppo, divertimento, convivialità e rilassamento finale. L’attività si svolgerà in un luogo senza eccessivi disturbi e distrazione, con l’ausilio di tappetini, cuscini, sedie, coperte per il rilassamento finale e musiche adatte allo scopo.
Obiettivi
- favorire la gestione delle emozioni attraverso esercizi di respirazione
- favorire un buon tono dell’umore
- migliorare le capacità motorie
- migliorare le rigidità muscolari e articolari
- creare un senso di appartenenza al gruppo
- migliorare l’autostima
- con il rilassamento finale favorire un senso di tranquillità
Strumenti utilizzati
Una stanza tranquilla, tappetini, cuscini, sedie, coperte per il rilassamento finale, musica adatta allo scopo.
Metodologia di intervento
L’attività di yoga utilizza esercizi di respirazione, verranno proposte delle asana (posizione comoda), semplici esercizi di ginnastica dolce, rilassamento finale con musica di sottofondo.
CONCLUSIONI
La particolarità di questo progetto è che valorizza la persona, stimolandola a fare solo ciò che riesce a fare, senza doversi sforzare ma solo pensare a sé stessa, che quello è il suo momento per prendersi cura di sé, è il suo tempo, così facendo viene gratificata e di conseguenza migliora la sua autostima e si favorisce un buon tono dell’umore e un senso di tranquillità, per quanto riguarda le persone con disabilità la pratica dello Yoga le aiuta a sentirsi meno diverse, ad accettarsi e valorizzarsi per quello che sono.