In sanscrito, Nata significa “danzatore” e Raja significa “re”, pertanto quest’asana può essere tradotta come “la posizione del re danzatore”.
Nataraja è uno dei tanti appellativi di Shiva, la cui danza, secondo la tradizione induista, permette l’esistenza dell’universo intero. Shiva ci libera dalla paura del cambiamento. Rappresenta, nella Trimurti, la dissoluzione. In quanto esseri eterni, non veniamo né creati né distrutti, ma possiamo soltanto cambiare forma. Questa figura rappresenta, dunque, la trasformazione per eccellenza.
Quanto pratichiamo la posizione di Nataraja esaminiamo e comprendiamo la nostra paura di cadere e comprendiamo che solo attraverso la ricerca dell’equilibrio noi troviamo la libertà. Nataraja è il danzatore cosmico, la cui danza viene chiamata Tandava. E’ la danza della beatitudine, e simboleggia, oltre ai cicli cosmici di creazione e distruzione, il ritmo quotidiano di nascita e morte.
Per i fisici moderni, la danza di Shiva è la danza della materia subatomica.