Domanda: Se tutto è illusione, anche lei allora è un’illusione?
Maharaj : Oh, sì! La più grande delle illusioni! Tutto quello che dico con tanto cuore e con tanta franchezza è falso! Ma il falso che dico può farvi raggiungere quel punto. L’indirizzo della persona non è reale, solo la persona è reale. Quando arrivi alla casa, grazie all’indirizzo che ti è stato dato, l’indirizzo è vero solo fino al momento in cui entri in casa. Non appena sei dentro, l’indirizzo scompare. Le parole sono solo delle indicazioni, non hanno realtà intrinseca. Se ’’io’’ rimango, anch’io sono illusione. Non rimanere come ‘’io’’. Questa è la più alta comprensione in filosofia. San Tukaram diceva: ’’Ho visto la mia stessa morte e quello che ho visto, la gioia che si è rivelata, questo so .’’ Per prima cosa ‘’tu’’ devi morire. ‘’Tu’’ significa illusione. Perciò quel che dico è falso, ma vero, in quanto parlo di ‘’Quello’’. L’indirizzo è falso ma, quando trovi la persona, è realtà. Allo stesso modo, tutte le scritture sacre e i libri di filosofia si propongono solo di indicarti questo punto e, quando lo raggiungi, essi diventano non esistenti, vuoti. Le parole sono false, solo il significato che trasmettono è vero. Sono illusorie, ma hanno un significato. Infatti tutto è illusione ma, per capire l’illusione, è necessaria l’illusione. Per esempio, per togliere una spina che ti si è conficcata nel dito, usi un’altra spina. Poi le getti entrambe. Ma, se conservi la seconda spina che è stata usata per togliere la prima, sarai certamente punto di nuovo. Per rimuovere l’ignoranza è necessaria la conoscenza, ma poi le due devono dissolversi nella Realtà. Il tuo Sé è senza ignoranza e senza conoscenza. Perciò maestro e cercatore sono entrambi illusione, perché sono uno. Il falso può essere rimosso solo dal falso. Se conservi la seconda spina (la conoscenza), anche se è d’oro, sarai senz’altro punto da essa. L’ego è la sola illusione e l’ego è la conoscenza. Si dice che per acchiappare un ladro, si deve diventare ladro. Potrai dirgli, allora: ‘’Attento! Sono qui e so che sei un ladro, non mi puoi derubare!’’ Ma tu non puoi acchiappare il ladro perché ha quattro occhi e tu non ne hai che due. In un colpo d’occhio il ladro ha localizzato i gioielli e, se non stai attento, ti deruba. L’illusione è come un ladro, quindi devi essere più abile del ladro! La tua mente deve accettare che tutto è illusione, solo illusione. Allora sarai il più grande dei grandi. La conoscenza è una gran cosa, ma deve essere solo un rimedio. Quando la febbre se ne va grazie alla medicina che prendi, devi smettere di prenderla. Non prolungare la cura perché potresti provocare ancor più problemi. La conoscenza è necessaria solo per curare la malattia dell’ignoranza. Il dottore prescrive solo una dose limitata. Prima di tutto comprendi che l’ ‘’io’’ è illusione e quello che l’ ‘’io’’ dice è anch’esso illusione. Il maestro e quello che dice sono anch’essi illusione perché, nella Realtà, ‘’Io ‘’ e ‘’lui’’ non esistono più. Sprofonda in te stesso, tanto profondamente da sparire. Altrimenti, ecco quello che succederà: una capra entra in casa tua e per farla uscire spalanchi la porta. La capra esce, ma ecco che entra un cammello! Il cammello è proprio come la conoscenza. Così per liberarti dal cammello devi rompere i muri della casa. Solo allora sarai libero dall’illusione. Qualunque cosa succeda nel mondo di sogno è solo illusione: in Realtà non succede mai niente. Nel mondo succedono così tante cose, nascite, morti, ma è solo un sogno. Devi accettare questo. La tua mente non dovrebbe esserne turbata. Quando qualcuno muore la gente piange. L’essere realizzato non ride, sta in silenzio: egli sa che non è successo nulla. Nulla è stato perso. La materia non è mai persa. I cinque elementi che compongono il corpo ritornano ai cinque elementi. Il potere torna al potere. Solo il nome e la forma, illusori, spariscono. Sii senza forma e senza nome. Se qualcuno ti domanda: ’’Come ti chiami?’’ rispondi senz’altro, ma sii consapevole che non sei quello. Devi andar oltre all’illusione poiché essa non esiste e non permane. Renditi conto che è il fuoco ma non toccarlo, non cercare neanche di spegnerlo o ti brucerai. Cerca solo di capire questo: niente può toccarmi, niente può limitarmi, niente può misurarmi o valutarmi perché è tutto illusorio. A causa del pensiero ’’io’’ provi un senso d’importanza. Così dici: ’’E’ la mia casa, la mia sedia, le mie cose, ecc. ’’ Le cose, loro, non dicono mai che ti appartengono. Sono mute, inanimate. Sii muto, resta in te stesso, non parlare. Insegno, ma non ho mai il sentimento che taluno o talaltro debba capire, perché è solo per caso che questo o quello potrà elevarsi a questo livello. Per sua fortuna troverà la chiave e sarà il più felice di tutti gli esseri. Tutto dipende dalla sua possibilità, dalla sua capacità di accettare. Va’ sempre direttamente verso l’essenza delle cose. L’essenza di quello che è detto qui ha un vero significato. Prendi l’essenza del fiore e sii felice, ma sappi che anche l’essenza non è vera.