Ogni Asana ha in sé un aspetto simbolico legato a una forma, animale o vegetale, o a una divinità.
Ovviamente il legame che ha un Asana con una divinità non vincola il praticante alla devozione della divinità stessa ma ne rappresenta le qualità.
Associare una posizione a una particolare figura ne rivela le potenzialità e permette di entrare profondamente nell’asana stessa, quasi fosse una seconda pelle. Se io penso a un guerriero, la mia mente associa subito a questa figura le qualità della forza, del coraggio, della fierezza. Queste caratteristiche nascono nella mente e poi prendono forma.
Ogni individuo “veste” la posizione in base alle sue caratteristiche, infatti, la piena realizzazione di un’Asana sarà sempre diversa per un individuo piuttosto che per un altro.
Il percorso yogico è un vero e proprio viaggio di esplorazione e servirsi della simbologia può essere utile per la nostra mente così fragile e propensa alle distrazioni.